La Rivincita di Marco: finale Amici 7


E alla fine ha vinto Marco!

Anche io fiduciosa che il suo talento non risiedesse solo nel “timbro” della voce, che trovo piacevolissimo, ho seguito le varie puntate parteggiando per questo ragazzo che oscillava tra sublimi esibizioni e flop imbarazzanti. Aspettavo il miracolo da Novembre e, come nelle belle fiabe,  probabilmente anche grazie alla influenza magica che ha la finale sui ragazzi, è avvenuto proprio ieri sera: Marco ci ha regalato tutte ottime esibizioni!

Lo confesso: anche io sono sempre stata concorde con Jurman che avesse buoni margini di miglioramento e non ho assolutamente apprezzato la, purtroppo, mancanza di obiettività della Di Michele  – che stimo tanto sia come cantante che come insegnante – nel voler sempre sottolineare in maniera marcata tutte le imprecisioni e i fuori tempo di Marco, nonostante ce ne fossero anche nelle esibizioni dei suoi pupilli della squadra bianca.

In effetti mai come quest’anno i professori della scuola si sono dimostrati fallibili e imperfetti, cioè veri esseri umani, assumendo diverse volte atteggiamenti e idee non proprio imparziali, quasi che criticare il proprio allievo equivalesse a criticare l’insegnante e il suo metodo.

Una cosa che personalmente a me non piace!

Pensate soltanto a cosa ci saremmo persi ieri sera se Jurman non avesse convinto mesi fa la commissione a dargli un’altra opportunità: a novembre Marco fu per qualche ora proprio escluso dalla scuola per “basso rendimento” e solo Jurman e Vessicchio continuavano a credere nelle sue capacità.

E non sono stati gli unici, dato che Marco si è ritrovato primo in classifica per mesi. Pensate a cosa sarebbe successo se nei serali avesse dovuto decidere la commissione se farlo uscire o no: sarebbe stato fatto fuori come è successo a Marta e a Cassandra.

Una nota su Marta è doverosa: fatta fuori dalla commissione settimane fa, avrei avuto piacere a vederla in finale. Una che riesce a cantare  “Il Flauto Magico” di Mozart con quella facilità non può essere sottovalutata. La voce squillante si stava trasformando in qualcosa che avrebbe fatto sognare, se soltanto la avessimo vista alla finale chissà cosa avremmo sentito. E ce la siamo persa….

Pasqualino l’ho sempre trovato impedito. Sì, voce interessante, ma a me sembrava sempre gli mancasse qualcosa. E come atteggiamenti sul palco mi ha sempre ricordato la versione piccola di Ricky Martin, qualcosa di già visto, movimenti ed espressioni sempre uguali, che si ripetevano ad ogni esibizione.

Roberta bravissima, ineccepibile, perfetta: troppo!!!! Se non avesse rotto l’anima con quella sua boria, il suo essere sempre in mezzo, il suo urlare ogni volta che parlava, avrebbe avuto maggior fortuna: perché ad Amici le donne possono vincere e lo dimostrò Giulia Ottonello.

Se Marco ha vinto la finalissima è stato perché nonostante l’exploit delle ultime settimane di Pasqualino con le caricature di Marta e Jancu, la vera sorpresa della finale è stato proprio Marco. Bellissima voce,  usata molto bene, e misurato anche negli arzigogoli tra un fraseggio e l’altro. Piacevolissimo il graffiato quasi ruggente che sottolineava le parti più incisive.

Ha anche saputo gestire il palco e trasmettere emozioni, al contrario di Pasqualino, che ha capito molto presto di aver sbagliato a chiamarlo in sfida subito.

E soprattutto bellissima anche la reazione di Marco alla notizia , che subito urlato “MAMMA” e alzato gli occhi al cielo, in onore della mamma di cui ha stretto un sassolino in mano per tutta la finale.

Sì Grazia: Marco ha vinto e soprattutto meritatamente. Grazie a te abbiamo prestato tutta l’attenzione possibile alle esibizioni di Marco, cercando le imprecisioni, i fuori tempo, le parole sbagliate conoscendolo nelle sue sfaccettature e questo ce lo ha fatto godere di più.

Ecco perché ha vinto!

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